É di pochi giorni fa il tweet del presidente dell’ACI che recita così: «#SicurezzaStradale si raggiunge solo con il rispetto delle regole, di noi stessi e degli altri. Importante aumentare la visibilità dell’abbigliamento e delle #dueruote». Il rispetto del #CodicedellaStrada è la prima regola di condivisione delle città.
Un ulteriore altro tweet, questa volta da Federciclismo mostra voler negare i contenuti del documento originario. Il tweet recita così:
“Sin d’ora non condividiamo chi, il 23 febbraio, avrà un approccio che professi lotta, protesta, contrapposizione e che voglia imporre
proprie regole ed indirizzi, utilizzando la manifestazione RISPETTIAMOCINSTRADA.”
Queste dichiarazioni non ci appartengono.
A noi invece interessano gli interventi concreti legati ad una vera emergenza, a cominciare dal dispiegare sulle strade le risorse umane come peraltro previsto dalla legge.
Chiediamo pertanto:
Impiego delle Forze dell’Ordine, Carabinieri e Polizia in primis anche e soprattutto in area urbana, (l’Italia conta 475 agenti ogni 100.000 abitanti però con scarsi impieghi operativi per la prevenzione sulla strada!) per un controllo stringente sui comportamenti di guida più a rischio, come gli eccessi di velocità, il mancato rispetto delle utenze vulnerabili (art. 191 Codice della Strada), la sosta illegale e l’uso del cellulare alla guida.
1. Non basta professare il rispetto delle regole per aumentare la sicurezza stradale. Bisogna che le regole vengano fatte rispettare aumentando i controlli ed un consistente impiego di soluzioni tecniche al servizio della prevenzione:
- larga diffusione di strumenti tecnologici per il controllo delle violazioni alle norme stradali come:
autovelox, sistemi Tutor, T – Red, telecamere per sanzione illeciti da remoto e avvio sperimentazione ISA – Intelligent Speed Adaptation, a partire dal parco auto delle varie amministrazioni centrali e locali.
- modifiche al Codice della strada che consentano un più efficace impiego delle tecnologie di controllo, in particolare per la velocità con abolizione dell’obbligo di segnalazione delle postazioni per la rilevazione della velocità (art. 142, 6 bis);
E tutto ciò che è riportato nel Documento associazioni Manifestazione contro VIOLENZA stradale allegato alla lettera al Presidente Mattarella.